giovedì 29 marzo 2012

Crisi Cstp: De Luca si fa la sua società di trasporti?

informazione e discussione
 L’idea, Vincenzo De Luca, l’ha in mente da tempo. Fin dalla nomina di Ciccio D’Acunto alla guida del Consorzio Salernitano trasporto pubblico (Cstp), naturalmente prima della gestione centrodestra con l’attuale presidenza Santocchio.
All’epoca il primo cittadino di Salerno era Mario De Biase ma il suo mentore politico era sempre Vincenzo De Luca (deputato all’epoca) e si studiava la possibilità di accorpare la società mista Salerno Mobilità al Cstp.  Segno che sui trasporti De Luca ci ha sempre puntato. E sicuramente anche ora che il Cstp è ad un passo dalla liquidazione, avrà le sue carte e i suoi piani già definiti anche in caso di soluzione estrema.
E chissà se questa volta l’operazione non sia inversa rispetto all’idea originaria e di vecchia data. Ossia se sarà Salerno Mobilità a gestire i trasporti pubblici salernitani.  Naturalmente solo del capoluogo, o tutt’al più dell’area metropolitana. D’altronde, se liquidazione ci sarà, di certo non si resterà a piedi, non fosse altro che i trasporti sono il servizio pubblico per eccellenza. Una città senza mezzi pubblici sarebbe difficile perfino immaginarla.
All’orizzonte, dunque, ci sarebbe la costituzione di una società ex novo, con nuovi soci (pubblici, ossia enti ed amministrazione comunali) e semmai con l’ingresso dei privati.
Da capire, ora è: chi guiderà questo processo e soprattutto, Salerno città, rientrerà in  un accordo più complessivo o fonderà una propria società cittadina? E non si esclude, in tal caso, che non possa essere una mista. Anzi, visti i tempi, sembra che l’ingresso di un privato sia necessario ed indispensabile.
Ma naturalmente non mancherebbe, nel ventaglio delle ipotesi, un allargamento dei servizi della già costituita e funzionante società “Salerno Mobilità” che si occupa ora della sosta sul territorio comunale.
Insomma una nuova società, sganciata dal Cstp che inglobi tutto il settore dei trasporti e della mobilità della città di Salerno. Come avviene, in pratica, per i grossi centri. E chissà se non stia pensando anche alla metropolitana e alla sua futura gestione o perché no perfino all’aeroporto, dove anche lì non è che si voli poi tanto.

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