mercoledì 25 luglio 2012

Napoli: Sanità privata, nuovo decreto taglia-fondi da parte della Regione Campania


Sanità privata: nuovo decreto taglia-fondi
 Il nuovo decreto commissariale di Caldoro potrebbe essere il colpo di grazia per la già precaria sanità privata. Non solo la compartecipazione (con la doppia fatturazione: una quota a carico dell’Asl e l’altra a carico dei Comuni, Piano di Zona o peggio ancora famiglie) ma per le strutture (tante) private
che si occupano di riabilitazione dovrebbe arrivare la mazzata finale. Il testo messo a punto da Caldoro potrebbe essere pubblicato ad horas e salvo modifiche definirà tetti di spese per area. Insomma non più fondi alle singole strutture (con budget assegnati secondo singole caratteristiche) ma per aree, rispettando naturalmente i criteri di estensione territoriale e popolazione. Nulla di nuovo, dunque, se anche in questo caso Napoli farà man bassa rispetto a Salerno dove le strutture private sanitarie potrebbero andare in seria difficoltà per assenza di liquidità, dovuta alla compartecipazione (per la mancanza di fondi da parte delle amministrazioni comunali o di chi debba compartecipare) e al taglio di fondi che arriverà inesorabilmente da Palazzo Santa Lucia. Per non parlare ancora della misteriosa spending review che potrebbe colpire non solo la sanità privata ma addirittura quella pubblica. Insomma anche ammalarsi o necessitare di cure riabilitative potrebbe essere ben presto un lusso per i campani, ed in particolare per i salernitani. E non solo. Inesorabili le conseguenze riguardo i livelli occupazionali. Basti pensare che in queste strutture, solo nel salernitano ci lavorano diverse centinaia di persone. Tra l’altro gran parte di queste strutture ospitano disabili e le conseguenze della chiusura o un loro ridimensionamento potrebbero essere devastanti per le famiglie.
Un paradosso? Sicuramente. E tutto all’italiana. Forse sotto la lente d’ingrandimento dovrebbero finirci i tanti enti davvero (inutili) che orbitano nella sfera dell’assistenza socio sanitaria. Uno su tutti? Il piano di zona.

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