mercoledì 18 luglio 2012

Politica: per Casini, il ritorno di Berlusconi sarebbe un film dell'orrore


Pierferdinando Casini
Pierferdinando Casini

''Il ritorno di Silvio Berlusconi in politica sarebbe un film dell'orrore''. Con queste parole Pier Ferdinando Casini, intervistato da Radio Anch'io, ha preso del distanze dall'ex premier. L'ex presidente della Camera ha invece espresso apprezzamento per Angelino Alfano: ''Dissento da lui sulla figura di Silvio Berlusconi. Alfano è una persona seria. La politica del Pdl con Berlusconi sarebbe comunque una cosa molto diversa da quella di Alfano''. ''La frattura tra l'Udc e Silvio Berlusconi e' evidente e irreversibile'', ha detto Pier Ferdinando Casini. ''Non ho scelto - ha aggiunto l'ex presidente della Camera - di stare con il Pd ma con l'elettorato moderato. Il vero problema di Berlusconi è che ha governato male: anche per questo è incomprensibile il dialogo con lui. Può fermare l'emorragia nel Pdl, ma lo metterà alle corde definitivamente''.

In futuro un patto tra progressisti e moderatiIl leader dell'Udc ha detto di ''vedere nel futuro politico un patto tra progressisti e moderati per una politica riformista che non può essere fatta senza la collaborazione del centrosinistra''. "Mi auguro che la sinistra riformista, che serve al Paese, e una componente forte della famiglia del Ppe, sosterranno insieme una politica" ispirata al governo Monti. Quanto ad altri possibili alleati, il leader centrista osserva. "Vendola sta all'opposizione di Monti. Mentre io dialogo con chi sta al governo con me". 

Legge elettorale: l'accordo ci sarà 
"L'accordo" tra i partiti "ancora non c'e', ma la legge elettorale si cambiera'". Pier Ferdinando Casini a Radio Anch'io spiega che c'e' una motivazione forte a realizzare la riforma del sistema di voto. "Perche' nessun uomo politico con la testa sul collo- aggiunge- puo' affrontare la campagna elettorale con questa legge. Non possiamo entrare in campo cosi', perche' nessuno potra' fare le liste privando gli italiani della possibilita' di scegliersi gli eletti". Casini si dice "convinto che la riforma si fara' e che ci sara' un premio di governabilita' al partito o alla coalizione. Che ci sara' uno sbarramento al 5 per cento e che ci sara' la possibilita', o con le preferenze o con il provincellum, di scegliere i parlamentari". Da questo ultimo punto di vista, osserva, "non c'e' il bene o il male. Io personalmente penso che la cosa piu' lineare sia votare il partito e scegliere in quel partito un uomo o una donna. I collegi possono essere piu' coercitivi delle preferenze". Quanto, invece, "al vincolo di coalizione, non escludo che ci sia un premio di governabilita' per i partiti che si apparentano o per chi ha la maggioranza relativa. Un premio di governabilita' per me va dato- dica Casini- ma per ora non c'e' un accordo. C'e' la consapevolezza che lo si trovera'"

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