ASSEMBLEA CGIL
Il sindaco di Salerno lancia l'allarme crisi e si scaglia contro le Provincie considerate bancomat per le clientele
Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca
SALERNO - Solo la Camorra ha liquidità e questo strozza le imprese. E’ il senso dell’appello che il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca lancia dal palco dell’assemblea nazionale dei quadri e dei delegati della Cgil. «E’ impossibile non intervenire», ha detto il sindaco nel corso del dibattito su crisie e Mezzogiorno, «al momento», ha detto senza mezzi termini, «le uniche risorse a disposizione delle imprese sono quelle della camorra». Continuare a disinteressarsi del problema, per il sindaco, significa, in sostanza, «avere una crisi sociale e il corrompimento della vita democratica». De Luca chiama in causa la funzione delle autonomie locali, che, sostiene, «stiamo distruggendo nell'indifferenza di tutte le forze politiche». Ed ancora, insiste: «stiamo tagliando la carne viva del Paese», spiegando che i Comuni sempre più sono costretti a tagliare in settori centrali come quelli dei trasporti e dei servizi sociali. Il primo cittadino di Salerno chiede anche a voce alta la sburocratizzazione della gestione dei fondi Ue e dei 7 milioni disponibili per la Campania, «ma bloccati». Si augura che «il piano città non sia un'altra grande falla» perchè, dice «abbiamo non più di 80 milioni di euro per tuta l'Italia». Infine una bordata sulle Province e i tagli previsti: >si sta solo facendo un grande papocchio», avverte «le Province non sono altro che un bancomat per pagare le clientele politiche».
(da Corriere del Mezzogiorno.It)
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