giovedì 13 settembre 2012

Salerno: in arrivo cento Borse di studio

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Bravi ma in difficoltà economiche? Ecco cento borse di studio


Il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione nel territorio della provincia di Salerno racchiuso in nove punti. Agevolazioni per studenti universitari che alle spalle hanno famiglie con reddito basso, promozione del tessuto produttivo del territorio e protocollo su tirocini e apprendistato per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Questi i fili conduttori del protocollo di intesa stipulato, e sottoscritto proprio nella mattinata di ieri, tra Confindustria Salerno e i quattro sindacati confederali della provincia, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Il presidente degli industriali salernitani, Mauro Maccauro e i segretari provinciali Franco Petraglia, Giovanni Giudice, Gerardo Pirone e Franco Bisogno hanno presentato il documento ieri mattina, illustrandone gli importanti contenuti. Come importante è stato «il segnale che con questo documento si è inteso dare al territorio, ai giovani e alle aziende, al quale abbiamo lavorato da protagonisti nel corso dell’ultimo mese e mezzo» - afferma il presidente di Assindustria, Mauro Maccauro, che prosegue dicendo - «siamo, in questo caso, la prima provincia d’Italia, a seguito dell’incontro a livello nazionale tra il Governo e le parti sociali, in cui si offre una base su cui ragionare e per intavolare un discorso serio e concreto».
E le nove pagine di protocollo di intesa sono ricche di spunti e di proposte.
Studenti universitari: sarà favorito il percorso universitario di cento studenti della provincia di Salerno che saranno risultati meritevoli nel loro percorso didattico ma che per problemi di natura economica riscontrano difficoltà nell’affrontare i costi di iscrizione ai corsi universitari, quest’anno lievitati notevolemente. Lo scopo è quello di mettere su un bando, con il contributo della Camera di Commercio e dell’ex Fondazione Sichelgaita (ora Cassa di risparmio salernitana), rivolto ai giovani studenti residenti della provincia di Salerno di cui almeno un genitore sia iscritto nelle liste di mobilità o in cassa integrazione guadagni o disoccupato da non oltre di 12 mesi o che sia stato imprenditore ora senza più la propria attività, e ricadenti nella prima fascia di reddito individuata dall’Università di Salerno ai fini del pagamento delle tasse universitarie. I requisiti di merito individuati sono quelli, per il primo anno di iscrizione, di aver conseguito il diploma con una votazione minima di 90/100 e per gli anni successivi aver superato almeno il 50% degli esami del proprio corso di studi riportando una media non inferiore a 27/30. Il contributo messo a disposizione andrà a copertura della tassa annuale d’iscrizione all’Ateneo.
Sistema produttivo territoriale: saranno promosse idee e azioni  per lo sviluppo competitivo del sistema produttivo territoriale. In quest’ottica è stato attivato un tavolo di confronto con l’Asi di Salerno al fine di snellire l’iter amministrativo-burocratico per avviare nuove iniziative imprenditoriali e per la discussione sul riutilizzo delle strutture dismesse nelle aree industriali. Sempre a tal proposito, c’è l’impegno a sostenere e promuovere le nuove iniziative imprenditoriali, nonché processi di riconversione e rilancio che comportino positivi impatti  occupazionali sul territorio, anche attraverso forme di contrattazione mirata e nelle fasi iniziali delle nuove attività, in caso di necessità, sarà favorita l’assunzione di nuovo personale anche mediante il ricorso a forme contrattuali. Altro passaggio è quello dell’agevolazione alle imprese per dare risposte più efficaci e flessibili alle domande dei mercati.
Tirocini e apprendistato: misure di inserimento e reinserimento  lavorativo a favori dei soggetti disoccupati o inoccupati del territorio provinciale, oltre che per i giovani laureati, in cerca di un nuovo lavoro, anche e soprattutto mediante la individuazione di provvidenze pubbliche destinate allo scopo. A ciò si accompagna anche l’utilizzo del contratto di apprendistato al fine di incrementare l’occupazione giovanileanche mediante la costituzione di una commissione paritetica apposita con la partecipazione delle parti sociali. Infine, sarà promossa e sostenuta una azione di sensibilizzazione in seno alla commissione provinciale per l’impiego della Provincia al fine di favorire l’inserimento dei lavoratori disabili.
di Marta Naddei Roma Cronaca

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