
E del ministro neanche il... Profumo
Del ministro neanche il “Profumo”. Doveva essere il giorno in cui gli studenti salernitani avrebbero voluto chiedere di persona spiegazioni su alcune questioni all'ordine del giorno, a partire dai problemi sulla Facoltà di Medicina, ma il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo non si è presentato.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, l'esponente del Governo Monti sarebbe dovuto intervenire alla premiazione dello Start Cup Day, svoltasi presso l'aula “Vincenzo Buonocore” dell'università degli studi di Salerno, ma per motivi istituzionali (un consiglio dei ministri a Roma sulla spending review) non è potuto giungere in ateneo lasciando a bocca asciutta sia i vincitori del concorso sia gli studenti dell'associazione Link, che avrebbero voluto sottoporgli alcune domande sui numerosi problemi che affliggono numerosi studenti salernitani e campani. Al suo posto, a Salerno, spedito il sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria che è stato accolto con slogan e cori contro i tagli nel settore della scuola e l'aumento delle tasse universitarie. I giovani hanno consegnato al sottosegretario una lettera, indirizzata all'assente ministro Profumo, nella quale chiedono perchè «si investano miliardi in spese militari (cacciabombardieri F35 e missioni di pace) e opere inutili (Tav e Ponte sullo Stretto)» invece di «destinare più fondi alla scuola pubblica e all'università» ma anche nell'ambito dell'edilizia scolastica e della digitalizzazione. Ma per loro il nodo centrale resta l'aumento della tassa sul diritto allo studio deciso dal Governo nazionale. «Il ddl Profumo con l'ausilio della revisione di spesa - ha dichiarato il rappresentante dell'associazione Link Giuseppe Criscito - si orienta sulla violazione del diritto allo studio attraverso l'aumento della tassazione regionale, da 62 a 142 euro , un aumento del 126%, e la rimozione dei fuoricorso dalla contribuzione studentesca del 20% del Ffo. Da questa prospettiva di tasse senza limiti ne deriva un risultato raccapricciante: aumento della forbice sociale, limitando l'accesso per le fasce più deboli ai più alti gradi d'istruzione». La missiva è stata consegnata al sottosegretario Rossi Doria, che ha promesso di recapitarla di persona al ministro ed ha affrontato gli studenti con un breve dibattito proprio sulle tasse universitarie. «Noi pensiamo, e su tutti lo pensa il ministro Profumo, che la ricerca e lo studio siano un investimento e dalla crisi o si esce con questi investimenti o non si esce. Conosciamo perfettamente la questione che mi state sottoponendo - ha spiegato Rossi Doria - e stiamo cercando di lavorare anche su questo fronte nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Il mondo è complicato e per far quadrare tutto ci vuole un po' di fatica in più. La nostra terra, il Mezzogiorno - ha aggiunto il sottosegretario - ha bisogno di innovazione. Bisogna ripartire con uno sviluppo di cui non si vede ancora il pieno dispiegarsi. Siamo tutti preoccupati ma la crescita avviene se coniughiamo il sapere e la ricerca con la produzione di beni e di servizi. In questa nostra terra è possibile. Ci sono enormi potenzialità e grandi intelligenze. Il ministero dell'Istruzione Università e Ricerca - ha rimarcato l'esponente del Governo Monti - ha fatto un gran bel lavoro per mantenere intatte tutte le risorse. Qualche spreco certamente c'è e lo stiamo tagliando, ma crediamo che investire nella ricerca e nello studio sia un modo per usci dalla crisi». Sollecitato sulla facoltà di Medicina Rossi Doria ha risposto con un sibillino: «Chiedete al Rettore Pasquino». Insomma, il sottosegretario all'Istruzione del Governo italiano non ha voluto dare una risposta agli studenti iscritti a Medicina, che quanto meno speravano in una rassicurazione sul loro futuro accademico. Dopo il faccia a faccia il sottosegretario è entrato all'interno dell'aula “Buonocore” accompagnato dai cori di protesta degli studenti.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, l'esponente del Governo Monti sarebbe dovuto intervenire alla premiazione dello Start Cup Day, svoltasi presso l'aula “Vincenzo Buonocore” dell'università degli studi di Salerno, ma per motivi istituzionali (un consiglio dei ministri a Roma sulla spending review) non è potuto giungere in ateneo lasciando a bocca asciutta sia i vincitori del concorso sia gli studenti dell'associazione Link, che avrebbero voluto sottoporgli alcune domande sui numerosi problemi che affliggono numerosi studenti salernitani e campani. Al suo posto, a Salerno, spedito il sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria che è stato accolto con slogan e cori contro i tagli nel settore della scuola e l'aumento delle tasse universitarie. I giovani hanno consegnato al sottosegretario una lettera, indirizzata all'assente ministro Profumo, nella quale chiedono perchè «si investano miliardi in spese militari (cacciabombardieri F35 e missioni di pace) e opere inutili (Tav e Ponte sullo Stretto)» invece di «destinare più fondi alla scuola pubblica e all'università» ma anche nell'ambito dell'edilizia scolastica e della digitalizzazione. Ma per loro il nodo centrale resta l'aumento della tassa sul diritto allo studio deciso dal Governo nazionale. «Il ddl Profumo con l'ausilio della revisione di spesa - ha dichiarato il rappresentante dell'associazione Link Giuseppe Criscito - si orienta sulla violazione del diritto allo studio attraverso l'aumento della tassazione regionale, da 62 a 142 euro , un aumento del 126%, e la rimozione dei fuoricorso dalla contribuzione studentesca del 20% del Ffo. Da questa prospettiva di tasse senza limiti ne deriva un risultato raccapricciante: aumento della forbice sociale, limitando l'accesso per le fasce più deboli ai più alti gradi d'istruzione». La missiva è stata consegnata al sottosegretario Rossi Doria, che ha promesso di recapitarla di persona al ministro ed ha affrontato gli studenti con un breve dibattito proprio sulle tasse universitarie. «Noi pensiamo, e su tutti lo pensa il ministro Profumo, che la ricerca e lo studio siano un investimento e dalla crisi o si esce con questi investimenti o non si esce. Conosciamo perfettamente la questione che mi state sottoponendo - ha spiegato Rossi Doria - e stiamo cercando di lavorare anche su questo fronte nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Il mondo è complicato e per far quadrare tutto ci vuole un po' di fatica in più. La nostra terra, il Mezzogiorno - ha aggiunto il sottosegretario - ha bisogno di innovazione. Bisogna ripartire con uno sviluppo di cui non si vede ancora il pieno dispiegarsi. Siamo tutti preoccupati ma la crescita avviene se coniughiamo il sapere e la ricerca con la produzione di beni e di servizi. In questa nostra terra è possibile. Ci sono enormi potenzialità e grandi intelligenze. Il ministero dell'Istruzione Università e Ricerca - ha rimarcato l'esponente del Governo Monti - ha fatto un gran bel lavoro per mantenere intatte tutte le risorse. Qualche spreco certamente c'è e lo stiamo tagliando, ma crediamo che investire nella ricerca e nello studio sia un modo per usci dalla crisi». Sollecitato sulla facoltà di Medicina Rossi Doria ha risposto con un sibillino: «Chiedete al Rettore Pasquino». Insomma, il sottosegretario all'Istruzione del Governo italiano non ha voluto dare una risposta agli studenti iscritti a Medicina, che quanto meno speravano in una rassicurazione sul loro futuro accademico. Dopo il faccia a faccia il sottosegretario è entrato all'interno dell'aula “Buonocore” accompagnato dai cori di protesta degli studenti.
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