giovedì 11 settembre 2014

Al via la 9a edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo

informazione e discussione multimediale
L’Associazione costadamalfiper… indice la 9a edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo.

Nell’ambito della suddetta manifestazione, in collaborazione con l’Associazione culturale “I Presìdi del Libro” Maiori, l’Associazione UniverCity Salerno, IperNetwork Team Salerno, i progetti “Finanza Sociale” e “Friendly Business”, il “Giardino Segreto dell’Anima” botanico sperimentale di Tramonti, è promossa l’edizione 2015
del CONCORSO LETTERARIO Scrittore in…banco
rivolto a ragazzi/e delle Scuole Medie Superiori italiane.

Il Concorso ha il fine di promuovere il piacere della scrittura, l’originalità e la creatività, e avvicinare i giovani al mondo della letteratura, e pertanto invitiamo gli studenti a realizzare un breve racconto, partendo dagli incipit degli scrittori partecipanti all’edizione 2014 di “..incostieraamalfitana.it”, tra cui Francesca Bellino, vincitrice del Premio costadamalfilibri; Tommaso Travaglino, vincitore del Premio Speciale della Giuria Rossoaltramonto; Giusella De Maria, vincitrice del Premio “Autore emergente” UNPLI Comitato Provinciale di Salerno.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
All’Associazione culturale I Presìdi del Libro è affidata la cura e la gestione del Concorso.

I concorrenti vengono distinti in tre sezioni in relazione alla loro frequenza alle classi del biennio; del triennio esclusa l’ultima classe; infine quella dei maturandi. I concorrenti dovranno scrivere un racconto originale, di qualsiasi genere letterario, sulla base di uno degli incipit (inizio del racconto) predisposti da alcuni scrittori partecipanti all’edizione 2014 di “..incostieraamalfitana.it”. La partecipazione è individuale.
Per l’edizione 2015 del Concorso gli incipit sono stati predisposti da: Francesca Bellino, vincitrice del Premio costadamalfilibri; Tommaso Travaglino, vincitore del Premio Speciale della Giuria Rossoaltramonto; Giusella De Maria, vincitrice del Premio “Autore emergente” UNPLI Comitato Provinciale di Salerno.
Il racconto non deve superare il numero massimo di 10 cartelle né deve essere inferiore a n.6 cartelle (per cartelle si intende: foglio A4 con circa 60 battute per riga, 30 righe per pagina). 
I testi manoscritti saranno automaticamente esclusi.

Il concorrente dovrà inviare, entro il 15 aprile 2015 a: ..incostieraamalfitana.it Segreteria Organizzativa, via Capo di Piazza 8 - 84010 MINORI (Sa), un plico con la seguente intestazione “CONCORSO LETTERARIO Scrittore in…banco” e contenente:
- una busta sigillata nella quale sarà inserito un foglio con i dati anagrafici (cognome, nome, indirizzo e numero di telefono), luogo e nome della scuola, classe di appartenenza, indicazione della “sezione” del Concorso per cui partecipano;
- tre copie del lavoro senza alcun elemento di identificazione;
- copia dell’opera su Cd.

I partecipanti al Concorso autorizzano l’Associazione culturale I Presìdi del Libro al trattamento dei dati personali al fine di permettere il corretto svolgimento delle diverse fasi di selezione del Concorso stesso.
Gli elaborati, che non verranno restituiti, saranno valutati da una giuria composta dalla stessa Associazione “I Presìdi del Libro”.

I primi classificati delle 3 sezioni saranno premiati il 29 Maggio 2015 in Costa d’Amalfi, nell’ambito di una delle serate di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con una Smart People Card completa di un Holiday Bonus valido per prenotare 1 settimana di soggiorno per 4 persone, messa a disposizione dall’Associazione UniverCity in collaborazione con IperNetwork Team Salerno. 
La Giuria potrà eventualmente segnalare un ulteriore testo “meritevole”, per una sola o per ognuna delle 3 sezioni del Concorso, a cui saranno assegnate Smart People Card complete di un Holiday Bonus valido per prenotare 1 settimana di soggiorno per 2 persone, messe a disposizione dall’Associazione UniverCity in collaborazione con IperNetwork Team Salerno.

Nel pomeriggio dello stesso giorno 29 Maggio 2015 visita guidata, per vincitori ed accompagnatori, al “Giardino Segreto dell’Anima” botanico sperimentale di Tramonti.
L'invito ufficiale alla cerimonia di premiazione non dà diritto al rimborso delle spese di viaggio e soggiorno.
Tra tutti gli elaborati in Concorso ne saranno individuati alcuni da utilizzare per una rappresentazione scenica realizzata dagli alunni di laboratori teatrali scolastici della nostra provincia, capofila il Liceo Statale “Regina Margherita” di Salerno, e rappresentata nella stessa serata di premiazione.
Per ogni altra ulteriore ed eventuale informazione inviare una e-mail a incostieraamalfitana7@gmail.com, oppure telefonare ai numeri 348 7798939 - 089 791780.
Coordinatrice del progetto: prof.ssa Giovanna de Angelis.
Informazioni ed aggiornamenti sul sito www.incostieraamalfitana.it.
INCIPIT N. 1
Le palestre dell’Appia sono scuole di romanità. Ne ho girate sette prima di trovare quella giusta e ogni prova è stata una lezione su Roma. Anche l’ultima, quella femminile che ancora frequento, continua a essere un apprendistato della città. Non sono nata qui, ma da tre anni Roma è la mia casa. Capisco ancora poco l’italiano e le abitudini dei romani, ma la città mi è piaciuta subito. E’ luminosa, dinamica, libera. Anche se l’anno scorso ho compiuto 18 anni, a Damasco tante cose non potevo farle. Andavo sempre negli stessi posti, vedevo sempre le stesse facce e avevo sempre gli occhi di zii e cugini addosso. Non ero felice, qui invece mi diverto, cammino tanto e soprattutto inseguo le conversazioni della gente. Lo faccio discretamente, senza farmi vedere. Punto l’orecchio nella direzione dei discorsi degli altri ma guardo nella direzione opposta, per non farmi notare. Ascolto le storie delle persone che incontro. Eh sì, origlio. E che c’è di male? Origliare la vita delle persone non è mica un peccato! Io lo faccio in buona fede. Lo faccio per apprendere Roma, i romani e la romanità. 
Vado a caccia di parole, suoni, segreti ogni giorno e finora ho imparato molte cose soprattutto negli spogliatoi delle palestre dell’Appia che io chiamo il villaggio delle chiacchierone. Le ragazze del turno della mattina sono un pozzo di saggezza romana. Sono tutte del quartiere e hanno una gran parlantina. Parlano prima, durante e dopo la doccia e a volte anche durante la lezione di pilates. Parlano sempre tra loro però. Mai nessuna mi ha rivolto la parola. Forse perché guardo sempre nella direzione opposta ai discorsi. O forse perché hanno notato che non capisco bene la loro lingua. Parlare l’italiano mi sembra una cosa contronatura. Le parole escono dalla mia bocca storpie e rimbombano nell’aria pesanti, sregolate e difformi. Meglio tenerle dentro così restano intatte, non si sgretolano. Tengo dentro anche le frasi che non capisco. Le rimpallo nella testa per ricordarle e magari un giorno le userò inshallah, se Dio vuole.

INCIPIT N. 2
A Oslo, in Norvegia, ci ero andato per girare alcune scene di un film per ragazzi, ospite a casa di Giorgio, un mio amico originario della provincia di Napoli, che ha sposato una norvegese ed è finito a insegnare lingua norvegese ai norvegesi.
Ero legato come un salame sulla poltrona numero quarantacinque di un bimotore a reazione. Una mia mano teneva quella di una hostess, che tentava inutilmente di calmarmi, mentre l’altra stringeva una boccetta di gocce calmanti, che sorseggiavo come se avessi in mano una bottiglina di succo di frutta. Tremavo come una foglia e sudavo, mentre la vecchietta davanti a me continuava a sbottare, e non perdeva occasione di lamentarsi di me con tutto il personale di bordo nella sua strana lingua, non tanto per la fastidiosa ‘sceneggiata’ napoletana che si stava svolgendo alle sue spalle, quanto per il fatto che appena il jet accese i motori, mi strinsi così forte al poggiatesta del sedile che avevo davanti, che la stavo soffocando. 
Non ero nuovo a un viaggio in aereo; ne avevo fatto decine, in verità, ma ogni volta sembrava che le cose peggiorassero.
Orlando sedeva al mio fianco e non fece altro che ridere per tutto il viaggio. 
“Tu continua a vedere tutti i documentari sugli incidenti aerei” esclamò con espressione sarcastica, mentre sorvolavamo l’Adriatico ed io davo l’impressione di essermi calmato un po’, “così la prossima volta saremo costretti a paracadutarci, per evitare che ti venga un infarto”.
“Ma no!” esclamai, cercando di dare un tono alla mia voce che dimostrasse sicurezza, senza tuttavia guardarlo in viso, dal momento che i miei occhi erano incollati alla hostess che passeggiava nel corridoio, impegnati a monitorare costantemente il suo viso.
“Se succedesse qualcosa o si verificasse qualche problema” pensavo, “lo scoprirei sicuramente dall’espressione dei suoi occhi, dai movimenti della sua bocca e dal linguaggio del suo viso”.

INCIPIT N. 3
- Che c’è? -
- Niente! -
- Lori, sei tu che hai deciso di farlo okay? E smettila di masticare la gomma in quel modo, mi dai su i nervi! -
Bene. Meglio che lo dica subito: io odio quest’uomo. Come si fa ad essere così privi di sensibilità?! Siamo qui da un’ora e comincio a spazientirmi, ho sfogliato tre volte la rivista di “professione fitness”, due quella di yoga e sushi e ho telefonato a mezza rubrica del cellulare per chiedere come se la passavano e a fare la figura della psicopatica. Masticare un paio di big babol mi sembra il minimo per alleggerire la tensione. Oh.
Dannazione, questa puzza di alcool mi sta facendo impazzire, non la sopporto, quanto odio gli aghi, quanto odio il dolore fisico. In effetti la mia soglia del dolore è davvero molto bassa, sarà per questo che Norman alza gli occhi al cielo ogni volta che sbraito che “mi sta facendo un male cane”, quando mi incolla una pacca sul braccio, alla fine di un doppiaggio.
E adesso eccolo lì, con la sua rivista sui puledri e il suo mezzo sorriso incollato sulla faccia, ad assistere al tracollo della mia soglia del dolore. Ma questa volta non alzerà gli occhi al cielo, perché io sopporterò con audacia e fermezza, come i vecchi stoici, devo soltanto acquisire un atteggiamento atarassico.
Dunque, è semplicissimo, bisogna pensare a qualcosa di lontano e assolutamente catartico tipo, bè, un fiume che scorre, un deltaplano sulle Dolomiti o, che so, una borsa di Dior. Si, mi sento gia’ meglio, sento che comincio a sentire il profumo del mare, a udire il frinire dei grilli, a vedere una vetrina illuminata…
- Lori! Stai bene?! Guarda che se non sei convinta possiamo ritornare quando sarai pronta, oppure non tornare affatto. Nessuno ti obbliga! -
- Norman, io VOGLIO FARLO! Non sono poi così fifona, sai. Quando desidero davvero qualcosa, niente può essermi d’ostacolo. Neppure un po’ di dolore. Che vuoi che sia…- Concludo con una forzatissima risatina disinvolta, sfogliando con naturalezza “scooter life” tutto al contrario.
Norman alza gli occhi al cielo e sospira, e io fingo d’ignorarlo. Dio, quanto lo odio! Solo perché lui ha fatto questa cosa per due volte, non può sentirsi superiore a me. Soprattutto perché una di queste aveva perso una scommessa. Sono stufa di passare per la fobica fifona dello studio che ha paura del buio e non farebbe mai qualcosa di azzardato.
Domattina, quando arriverò in sala doppiaggio, tutti sapranno di cosa sono capace, quando ne ho voglia. E non si ridacchierà più che “se le eroine a cui presti la tua voce sapessero quanto sei fifona protesterebbero”. Che poi, questa faccenda della fifa, è assolutamente fuori luogo ed eccessiva. E’ ovvio che i miei colleghi non mi conoscono affatto bene, se sapessero di quella volta che aiutai un mio amico in una rissa gettando prontamente il mio succo d’arancia in faccia a uno dei bulli, non parlerebbero così. Okay, avevo undici anni, e in effetti il bullo era più basso di me, ma che importanza ha? Il coraggio è coraggio, non ha mica età o centimetri?
Dunque, sono pronta. Devo solo pensare zen e ricordarmi almeno uno dei motivi per cui abbia deciso di deturpare per sempre la mia pelle con un marchio da galeotto su una spalla. Semplice.

                                                                                           Francesco Citarella

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