Sasaska, artista eclettico della ceramica vietrese
Via Mazzini a Vietri sul Mare, strada
stretta e di difficile transito dove la circolazione la sosta delle auto il transito dei pedoni e le
vetrine dei pochi negozi sono in continua competizione. Al n° 57 un minuscolo
locale con una esposizione colorata e intrigante ti invita a fermarti e
lanciare dentro uno sguardo di curiosità. Sui ripiani di vetro sono sistemati
oggetti della lavorazione ceramica, eleganti figure di gatti in varie dimensioni con occhi grandi di affetto una brocca orientaleggiante in raku, un vaso in gres
levigato, mattonelle piatti Vietri dai tradizionali motivi armoniosamente
abbinati ai colori della locale ceramica : il blu oltremare, il blu antico, il giallo, il
verde ramina, il verde chiaro, il manganese, l'arancio, il rosso carminio, Il marrone,
il nero. Colpisce la varietà della lavorazione la spavalderia cromatica la
misura il movimento delle composizioni che denotano bellezza ed eleganza, la ripartizione
geometrica delle superficie lavorate.
”Torno prima o poi “ si legge al
cartello della porta chiusa in assenza dell’artista. Salvatore Scalese, in arte
Sasaska, nasce a Napoli nel 1950. Incontra l’arte della ceramica per la prima
volta nei laboratori di Capodimonte, l’antica Real Fabbrica Ferdinandea famosa
per i suoi fiori in porcellana, e lì conosce e perfeziona varie tecniche, dalla
modellazione plastica alla decorazione. In seguito la sua ricerca lo conduce
nel mondo del teatro dove lo attendono nuove forme di espressione artistiche e
il clima umano e culturale delle compagnie in cui lavora come scenografo gli trasmette nuova energia.Nella maturità ritorna all’antico amore per la pittura e la scultura e si impegna nella ricerca di nuovi linguaggi attraverso sperimentazioni con i materiali ceramici; l’argilla, il gres la maiolica e il raku sono l’alfabeto con il quale racconta il suo mondo. Vive ed opera a Vietri dal 1975. Ha partecipato a mostre e manifestazioni di rilievo riscuotendo consenso e riconoscimento per la sua arte. Ricordiamo il Premio V. Migliaro di Napoli, Viaggio attraverso la ceramica di Vietri, Colori del Mediterraneo di Gustavsberg. Colpisce di Salvatore, il multiforme ingegno la capacità di trasformare la materia, l’argilla, con tecniche varie di impasti e cottura, l’uso di colori e ossidi. Il risultato è sempre la creazione di una forma unica irrepetibile dalle sfumature e combinazioni personalissime. La ceramica di Sasaska non è mai statica la sua fucina è sempre accesa e calda, il fuoco l’aria la terra in perenne incontro e trasformazione anche quando la scena di un paesaggio il volto di una madonna un girotondo di pesci più direttamente ci richiamano alla più recente tradizione vietrese. La particolare combinazione di colori e modalità di cottura rendono le produzioni inimitabili e di tecnica sopraffina. Per la ferrea formazione professionale la sapienza tecnica e la sensibilità artistica ritengo Sasaska un artista precursore della ricerca di nuove forme e motivi comunque ancorati a una storia millenaria come quella della ceramica vietrese. Il suo merito maggiore è proprio quello di spingersi oltre i percorsi più sicuri ma meno innovativi della tradizione. In lui la vitalità la voglia sacra dell’artista la piena e completa acquisizione della tecnica della cottura manipolazione decorazione sono combinate in modo sublime insieme al tocco geniale dello “scugnizzo” intuitivo determinato instancabile. Un piccolo Vulcano che modella opere uniche destinate alle divinità dell’Olimpo.
Antonio Gazia


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