RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In relazione alla
vicenda della mia condanna per la questione dell’Hotel Baia, non ho nulla da
recriminare, né da rimproverarmi, la mia coscienza è a posto e non ho fatto
nulla di male.
Nell’ordinanza da me ,
a suo tempo, firmata, ad appena tre giorni dalla mia prima elezione a Sindaco
(10.06.2009), si dava atto che erano stati depositati al Comune i seguenti
documenti: 1)-Perizia giurata di due geologi; 2)-perizia giurata di un
Ingegnere; 3)-certificato di ultimazione dei lavori; 4)-certificato di
collaudo; 5)-Ordinanza analoga del Comune di Salerno, emessa 12 giorni prima con
la quale venivano liberate 24 stanze dell’albergo.
La mancata
sottoscrizione avrebbe comportato una inspiegabile omissione ed avrebbe fatto
rischiare il posto di lavoro a circa 50 dipendenti, di cui la maggior parte di
Vietri.
Ho agito,pertanto,
nell’interesse di Vietri e dei Vietresi, sia per i dipendenti che per
l’immagine e l’economia del territorio, ma nutro delle serie perplessità sulla
mia condanna, in quanto sono
assolutamente innocente, anche perché al momento dell’emissione dell’ Ordinanza
incriminata la frana era caduta da oltre un mese, il costone era stato messo in
sicurezza e con essa veniva revocata
solo parzialmente la precedente Ordinanza emessa dal Commissario Prefettizio il
12.05.2009.
Il tempo, comunque, è
galantuomo, in quanto a partire dalla data dell’Ordinanza non è caduto più
nemmeno un granello di sabbia dal costone roccioso, che attualmente è
interessato da lavori di consolidamento.
Ad ogni buon conto,
attendo le motivazioni della sentenza e sicuramente con l’Avv. Silverio Sica,
che ha fatto di tutto per far emergere la mia innocenza, presenterò ricorso in Cassazione.
Ho avuto la conferma
sulla mia pelle che fare l’amministratore pubblico non è cosa facile e che,
oltre ad essere quotidianamente in trincea per risolvere i problemi della
collettività, si opera sul filo del
rasoio tra l’abuso di ufficio e l’Omissione degli atti di ufficio, con la
responsabilità civile verso terzi davanti e la Corte dei Conti dietro la nuca.
-Avv.Francesco Benincasa-
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