CSTP: Partono i licenziamenti, si fermano i bus
Si va di nuovo tutti a piedi. Nel giorno dell’inizio della procedura di mobilità per tutti e 603 dipendenti del Cstp, la conseguenza potrebbe essere proprio quella di un nuovo fermo dei mezzi. Loro che, unici tra tutti i partecipanti al tavolo, hanno rispettato le disposizioni prefettizie dello scorso 11 luglio quando tra i punti
del verbale vi era anche quello che prevedeva l’immediata ripresa della circolazione degli autobus dal mattino successivo (erano rimasti nei depositi per ben sei giorni). E proprio per sottolineare questa circostanza nei giorni scorsi i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria avevano inviato una nota al prefetto, Gerarda Maria Pantalone, mettendo in luce proprio il fatto che tutti i punti del verbale (nessuno escluso ad eccezione del loro) erano stati snobbati. Era stata inoltrata la richiesta di un incontro, di un provvedimento per quanto si stava verificando ma, da palazzo di Governo, ad oggi tutto continua a tacere. Un silenzio pesante dopo che, con tanto di documento che parlava di rinvio fino al 31 ottobre dei licenziamenti, ci si ritrova questa mattina con i delegati sindacali che, convocati in azienda, dovranno ritirare quello che di fatto darà il vero e proprio via alla procedura di mobilità per l’intero personale. Una reazione d’orgoglio da parte dei lavoratori del Cstp era prevedibile.
Un nuovo fermo tecnico, dunque, alle porte, nuovamente bus non idonei alla circolazione, come testimonia anche il servizio effettuato ieri.
Diversi disagi si sono registrati, su un servizio domenicale già ridotto all’osso, per quanto riguarda alcune linee. Numerosi i turni soppressi a causa di autobus non in condizione e, paradossalmente per un’azienda che sta per mandare a casa 600 persone e in cui si parla di esuberi, per mancanza di personale. Soppresse, ad esempio, tutte le corse della linea numero 9, sopperite da una sola linea 4 che ha circolato per l’intero pomeriggio di ieri.
Insomma, per oggi è altamente probabile che in giro per Salerno e provincia le sagome degli autobus del Cstp saranno solo un miraggio.
del verbale vi era anche quello che prevedeva l’immediata ripresa della circolazione degli autobus dal mattino successivo (erano rimasti nei depositi per ben sei giorni). E proprio per sottolineare questa circostanza nei giorni scorsi i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria avevano inviato una nota al prefetto, Gerarda Maria Pantalone, mettendo in luce proprio il fatto che tutti i punti del verbale (nessuno escluso ad eccezione del loro) erano stati snobbati. Era stata inoltrata la richiesta di un incontro, di un provvedimento per quanto si stava verificando ma, da palazzo di Governo, ad oggi tutto continua a tacere. Un silenzio pesante dopo che, con tanto di documento che parlava di rinvio fino al 31 ottobre dei licenziamenti, ci si ritrova questa mattina con i delegati sindacali che, convocati in azienda, dovranno ritirare quello che di fatto darà il vero e proprio via alla procedura di mobilità per l’intero personale. Una reazione d’orgoglio da parte dei lavoratori del Cstp era prevedibile.Un nuovo fermo tecnico, dunque, alle porte, nuovamente bus non idonei alla circolazione, come testimonia anche il servizio effettuato ieri.
Diversi disagi si sono registrati, su un servizio domenicale già ridotto all’osso, per quanto riguarda alcune linee. Numerosi i turni soppressi a causa di autobus non in condizione e, paradossalmente per un’azienda che sta per mandare a casa 600 persone e in cui si parla di esuberi, per mancanza di personale. Soppresse, ad esempio, tutte le corse della linea numero 9, sopperite da una sola linea 4 che ha circolato per l’intero pomeriggio di ieri.
Insomma, per oggi è altamente probabile che in giro per Salerno e provincia le sagome degli autobus del Cstp saranno solo un miraggio.
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