Aprimme l’anno nuovo cu tricche tracch’ e botte sparammo chesta nott’ in alleria… Pochi conoscono questa famosa canzone costaiola recuperata anni fa dal gruppo “I Cavoti” diretto da Annamaria Morgera (Gruppo di cui ho fatto parte e che tanto ha dato e dà, per il recupero delle nostre tradizioni). Certamente l’anonimo autore è stato ispirato dall’atmosfera Natalizia che si sentiva nell’aria anche a Capodanno. Capodanno, una festa a dir poco, “sacra” ! Si chiude un anno e ne comincia un altro ..Facciamo festa..esorcizziamo le sventure dell’anno passato ed accogliamo il nuovo a colpi di fuochi d’artificio..E’ festa!.…Come avete detto ? Festa? Si… si… non senti i fuochi? Non vedi i colori?...Caro autore…li potevi ammirare tu…Ma oggi purtroppo per noi non significano niente…E’ mezzogiorno? Spariamo i fuochi…Compi diciotto anni…Spariamo i fuochi…Ti sposi?...Spariamo i fuochi!..Alziamo il panno…Spariamo i fuochi…La processione…Spariamo i fuochi…E’ Domenica mattina…sono le otto…Spariamo i fuochi…La squadretta rionale vince una partita?...Spariamo i fuochi! Facciamo il falò sulla spiaggia…Spariamo i fuochi!...Un concerto…Spariamo i fuochi!... La nonna ha superato l’ennesimo infarto…Spariamo i fuochi!...Fine della sagra della polpetta…Spariamo i fuochi….E no!...E’ arrivato il momento di dire basta!...Cerchiamo di essere meno ridicoli abbiamo rispetto di chi ci sta intorno! Indubbiamente dobbiamo festeggiare ma troviamo altri metodi! Una volta bastava un brindisi, una “pizziata” , una ballata e sì che era festa! Oggi devi tenere le coronarie ben allenate perché da un momento all’altro c’è uno scoppio! Addio belle dormite…Purtroppo per chi abita presso qualche piazza sa benissimo che non si dorme più..La movida , canti, balli, birre e per concludere…Indovinate un po’…Fuochi d’artificio.Mi verrebbe voglia di prendere “ ’na mazza” e farmi giustizia da solo, ma no, la mia educazione non me lo consente…Confido nelle forze dell’Ordine, nelle Amministrazioni che facciano qualcosa per mettere fine a questo scempio! Vogliamo il nostro Natale diverso dagli altri giorni con nell’aria il profumo di zolfo..Di zolfo hai inteso bene, è mio fratello maggiore che sta sparann’ “ ’o mascariello” nuie cchiù peccerille tenimm’ “’e caps” e “ ‘e strisciamure” “ ‘e stelline “Sparammo ca è festa! Fest’overamente!
Carmine Santoriello
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