mercoledì 15 febbraio 2012

Per Bersani "ora si vince con Doria", Pd sotto shock

"Le primarie hanno una loro logica. Quando si accetta che alla gara partecipino più candidati del Pd, poi se ne devono accettare gli esiti". Pier Luigi Bersani fa buon viso a cattivo gioco e il giorno dopo invita a "lavorare con entusiasmo" perché, dice, a Genova "si vince con Doria".
Terremoto Pd
Ma nel partito l'affermazione di Doria su due candidati Pd alle primarie per il candidato sindaco ha avuto l'eco di una scossa, forte e intensa. Gero Grassi, vicepresidente Pd della Commissione Affari Sociali della Camera, fa notare quello che è sotto gli occhi di tutti: "Il Pd nel capoluogo ligure incamera l'ennesima sconfitta dal popolo delle primarie, dopo Milano, Cagliari e Napoli". E allora? "E' tempo di agire diversamente - aggiunge -bisogna ritrovare la coesione. Gli elettori e le elettrici non ripongono la loro fiducia in un
Partito che appare diviso. Per determinare un'inversione di tendenza è necessario cambiare rotta". Il segretario ligure del Pd, Lorenzo Basso, rimettera' il proprio mandato al partito. Lo ha reso noto all'ANSA lo stesso Basso. "E' sbagliato drammatizzare l'esito delle primarie - afferma - ma anche fare finta che il partito non abbia problemi. Rimetto il mio mandato per aprire una discussione e ricompattare il partito".


La rabbia corre su Twitter

A togliersi qualche sassolino dalla scarpa, attaccando frontalmente il proprio partito attraverso la sua pagina Twitter, è lo stesso sindaco uscente, Marta Vincenzi. Tra le cause della sconfitta, secondo il primo cittadino, che non si è sentito appoggiato dal proprio partito, "l'agitarsi di gruppi di potere dentro e a fianco del Pd".
"Dovevo dargli una mazzata subito - ha affermato Vincenzi - invece di aspettare che si rassegnassero. Il mio errore - ha sottolineato- è stato questo. Ho persino cercato di nobilitare la guerra che mi hanno fatto, dipingendo le primarie come utili".

Un briciolo di auto critica
"Non sono riuscita ad essere discontinua sino in fondo", ha ammesso il sindaco di Genova, per poi aggiungere: "Speravo che il  Pd mi digerisse elaborando il lutto del 2007. Non è successo" e alla fine "nessuno ha digerito il Pd. Bravi tutti", ha concluso
Vincenzi con sarcasmo.
Terremoto ligure
Ad ammettere le responsabilità dei dirigenti locali del partito nella debacle elettorale, è lo stesso segretario ligure del Pd, Lorenzo Basso: "Tutta la dirigenza del Partito Democratico, me compreso - ha dichiarato Basso- deve fare subito
una severa autocritica al proprio operato. Perché -si chiede il segretario regionale- non abbiamo saputo ascoltare i segnali di insofferenza dei nostri militanti verso inutili divisioni e personalismi? Perché non siamo stati capaci di convergere su un
nostro candidato unitario?".
"Io stesso, che con spirito unitario avevo offerto la mia disponibilità a candidarmi a sindaco come figura unificante per superare le divisioni, ho dovuto arrendermi -ha spiegato Basso - all'assenza di condizioni per farlo".

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