martedì 11 settembre 2012

Scafati: Pd e Sel «Commissione d’accesso per i rapporti con Cosentino»

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Scafati, Pd e Sel: «Commissione d’accesso per i rapporti con Cosentino»
L’ombra di Cosentino su Scafati e Castellammare. Il Partito democratico e Sel chiedono un incontro urgente con i prefetti di Napoli e Salerno e chiedono al Ministro dell’Interno Cancellieri una commissione di accesso nei comuni di Castellammare di Stabia e Scafati. Ieri presso la sede provinciale del Pd di Napoli si sono riuniti i vertici regionali dei due partiti.
Tra i salernitani presenti Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd, Michele Ragosta, presidente provinciale di Sel; Michele Grimaldi, coordinatore segreteria nazionale dei Giovani Democratici e il deputato del Pd, Guglielmo Vaccaro. I fatti su cui si concentra l'attenzione degli esponenti di Pd e Sel, che ipotizzano un collegamento tra l’ex sottosegretario Nicola Cosentino e l’amministrazione comunale scafatese (guidata dal sindaco Pdl Pasquale Aliberti), riguardano in particolare la società del settore Acse di Scafati per il trasporto dell'umido, presso cui, nei primi mesi del 2011, la ditta Over Line vinse una gara per 800 mila euro, ditta raggiunta poi nel 2012 da una interdittiva antimafia, e la presenza sempre a Scafati di Immacolata Di Saia, che ha il ruolo di segretario Comunale e direttore generale (ed ha un incarico anche a Castellammare), più volte citata nella ordinanza del febbraio scorso del gip Maria Vittoria Foschini del Tribunale di Napoli, relativa ai presunti collegamenti tra l'ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria e i clan Casalesi. Insomma due punti chiave che Sel e Pd porteranno all’attenzione del Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone e del Ministro Cancellieri e che riguardano il Comune retto da Pasquale Aliberti (che anche consigliere provinciale), marito di Monica Paolino, consigliere regionale del Pdl, subentrata a Palazzo Santa Lucia dopo la sospensione di Alberico Gambino (arrestato nell’ambito dell’inchiesta Linea d’Ombra).
Immediate dimissioni dell’Acse (composto da Eduardo D’Angolo, Nello Longobardi e Luigi De Stefano) e la rimozione della Di Saia, le richieste che giungono da Scafati, avanzate da Michele Grimaldi (dell’associazione Primavera non bussa) e raccolte in una interrogazione parlamentare a firma del deputato Pd (scafatese) Guglielmo Vaccaro e dall’onorevole Luisa Bossa. «La dottoressa Immacolata Di Saia sembra riscuotere particolare fiducia nell'ambito delle amministrazioni comunali guidate da sindaci del Pdl – dicono Vaccaro e Bossa - oltre ad essere segretario comunale a Scafati, infatti, attualmente presiede sia l’Organismo indipendente di valutazione sia quello del controllo di gestione del Comune di Castellamare di Stabia (dove è stata segretario comunale), guidato dal sindaco del Pdl, Bobbio; ha ricevuto, inoltre, negli ultimi anni, incarichi di responsabilità presso molti comuni del Casertano, tra cui Casapesenna, San Cipriano d’Aversa e Casal di Principe, tutti sciolti per condizionamento camorristico, e parte della zona di influenza del leader campano del Pdl, Nicola Cosentino». «Se Imma Di Saia - dice Vaccaro - non si dimetterà andremo ogni giorno davanti la sede dei comuni di Castellammare e Scafati a far sentire la nostra voce». Con il segretario provinciale di Salerno, Nicola Landofi, ieri a Napoli c’era anche tutto il Pd scafatese, compreso l’ex sindaco Francesco Bottoni. «Da tre anni siamo impegnati in una forte opposizione nei confronti dell’attuale amministrazione comunale di Scafati», ha dichiarato Landolfi: «Abbiamo, ora evidenziato strani rapporti di tipo politico tra gli esponenti Pdl salernitani ed i vertici regionali. Ricordiamo che qui in provincia di Salerno c’è già un comune sciolto per camorra (Pagani). Al contrario di ciò che afferma Caldoro o Nitto Palma pensiamo che Cosentino abbia ancora rilenvante potere all’interno del Popolo della Libertà in Campania». 

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