
1670 candidati in un’università blindata
Controlli e rigide misure di sicurezza hanno reso blindata più che mai l'Università degli Studi di Salerno nella mattinata di ieri per il primo giorno di prove d'ammissione ai corsi di laurea a numero programmato.
Transenne e agenti in divisa hanno infatti presidiato i vari ingressi dell'ateneo, ed incalato all'interno delle varie strutture, preposte allo svolgimento dei test d'ingresso, un vero e proprio esercito di candidati che, armati di buona volontà e muniti di altrettanta ansia e preoccupazione, erano pronti a mettersi in gioco sfidando la sorte per poter realizzare il proprio sogno, combattendo fino all'ultima crocetta.
E se l'estate volge al termine, le temperature continueranno ad essere elvate: si preannuncia un settembre di fuoco, costellato e per la precisione da una serie innumerevole di test e prove d'ammissione con cui migliaia di studenti, da poco diplomati, dovranno fare i conti.
Ed anche quest'anno, così come ogni anno, migliaia di candidati si sono incontrati e scontrati presso i vari atenei d'Italia per concorrere e tentare in ogni modo l'accesso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, speranzosi di riuscir a rientrare in quel numero esiguo, in quanto limitato, di candidati-prescelti che riusciranno a tagliare il traguardo.
Alle ore 11 di ieri, circa 1670 aspiranti medici si sono ritrovati presso il Campus di Fisciano per cercare di rientare in quei 195 posti che, la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Salerno, ha messo a disposizione per l'anno accademico 2012/2013.
Ed è così i vari candidati, giunti da ogni dove della provincia di Salerno, oltre che da ogni zona compresa tra il tacco e la punta dello Stivale, fino al Lazio, accompagnati dalle migliori aspettative, oltre che dai propri cari, sono stati impegnati per più di due ore in un vero e proprio scontro diretto con ben 80 quesiti di diversa natura, studiati per testare le loro abilità e conoscenze.
Ed è proprio in merito a tale tipologia di selezione che, come non mai, la voce dei genitori e degli studenti si è unita in un'unica protesta contro i test d'ingresso, le cui domande, oltre ad essere piene di errori, hanno spesso un dubbio profilo scientifico o in molti casi affrontano in maniera approfondita argomenti che dovrebbero essere svolti durante il corso di laurea. Ed è così che un semplice foglio di carta, una risposta errata, un'incomprensione o un errore, possono determinare un punteggio dal quale dipende il cammino formativo di un singolo individuo, che può essere così sbarrato o meno.
“Il test comprendeva 80 quesiti a risposta multipla ed era suddiviso in diverse sezioni: 40 di cultura e generale e ragionamento logico, 18 di biologia, 11 i chimica e 11 di matematica e fisica;- spiega Lucia Petrozzo di Avellino- tra le domande inoltre ne sono comparse diverse sull'Imu, lo spread e l'inflazione“.
Comunque quasi tutti i candidati si sono trovati concordi nell'affermare che il test era fattibile e non impossibile, "La sezione di cultura generale era abbastanza semplice nello svoglimento così come la sezione di biologia in cui erano presenti varie domande sul Dna, e inoltre i termini utilizzati non erano tecnici ma facilmente comprensibili- spiega Aurora Naddeo, studentessa di Salerno- solo la sezione di chimica appariva invece più ostica nello svolgimento".
Transenne e agenti in divisa hanno infatti presidiato i vari ingressi dell'ateneo, ed incalato all'interno delle varie strutture, preposte allo svolgimento dei test d'ingresso, un vero e proprio esercito di candidati che, armati di buona volontà e muniti di altrettanta ansia e preoccupazione, erano pronti a mettersi in gioco sfidando la sorte per poter realizzare il proprio sogno, combattendo fino all'ultima crocetta.E se l'estate volge al termine, le temperature continueranno ad essere elvate: si preannuncia un settembre di fuoco, costellato e per la precisione da una serie innumerevole di test e prove d'ammissione con cui migliaia di studenti, da poco diplomati, dovranno fare i conti.
Ed anche quest'anno, così come ogni anno, migliaia di candidati si sono incontrati e scontrati presso i vari atenei d'Italia per concorrere e tentare in ogni modo l'accesso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, speranzosi di riuscir a rientrare in quel numero esiguo, in quanto limitato, di candidati-prescelti che riusciranno a tagliare il traguardo.
Alle ore 11 di ieri, circa 1670 aspiranti medici si sono ritrovati presso il Campus di Fisciano per cercare di rientare in quei 195 posti che, la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Salerno, ha messo a disposizione per l'anno accademico 2012/2013.
Ed è così i vari candidati, giunti da ogni dove della provincia di Salerno, oltre che da ogni zona compresa tra il tacco e la punta dello Stivale, fino al Lazio, accompagnati dalle migliori aspettative, oltre che dai propri cari, sono stati impegnati per più di due ore in un vero e proprio scontro diretto con ben 80 quesiti di diversa natura, studiati per testare le loro abilità e conoscenze.
Ed è proprio in merito a tale tipologia di selezione che, come non mai, la voce dei genitori e degli studenti si è unita in un'unica protesta contro i test d'ingresso, le cui domande, oltre ad essere piene di errori, hanno spesso un dubbio profilo scientifico o in molti casi affrontano in maniera approfondita argomenti che dovrebbero essere svolti durante il corso di laurea. Ed è così che un semplice foglio di carta, una risposta errata, un'incomprensione o un errore, possono determinare un punteggio dal quale dipende il cammino formativo di un singolo individuo, che può essere così sbarrato o meno.
“Il test comprendeva 80 quesiti a risposta multipla ed era suddiviso in diverse sezioni: 40 di cultura e generale e ragionamento logico, 18 di biologia, 11 i chimica e 11 di matematica e fisica;- spiega Lucia Petrozzo di Avellino- tra le domande inoltre ne sono comparse diverse sull'Imu, lo spread e l'inflazione“.
Comunque quasi tutti i candidati si sono trovati concordi nell'affermare che il test era fattibile e non impossibile, "La sezione di cultura generale era abbastanza semplice nello svoglimento così come la sezione di biologia in cui erano presenti varie domande sul Dna, e inoltre i termini utilizzati non erano tecnici ma facilmente comprensibili- spiega Aurora Naddeo, studentessa di Salerno- solo la sezione di chimica appariva invece più ostica nello svolgimento".
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